Il progetto Recupero innovativo e green dei sottoprodotti ottenuti dalla preparazione del vino (RINNOVINO) è un progetto co-finanziato con i fondi PSR 2014-2020 – Misura 19 – Sviluppo locale di tipo Partecipativo – LEADER. Sottomisura 19.2. Tipologia di intervento 19.2.1 “Strategie di Sviluppo Locale” – Misura 16 “Cooperazione” Tipologia di intervento 16.1 “Sostegno per la costituzione e il funzionamento dei Gruppi Operativi del PEI in materia di produttività e sostenibilità dell’agricoltura” Azione 2 “Sostegno ai Progetti Operativi di Innovazione (POI)” – GAL TERRA E’ VITA. Il CUP del progetto è: H12C20000580009”.
Il progetto vede coinvolta Eng4Life come partner tecnico-scientifico. Gli altri Partner del progetto sono:
- T.A.M.I. srl
- Azienda Agricola Malanga Patrizia Antonella Anna Maria
- Azienda Agricola Guerritore Marina Agnese
- Salerno Agriservice Srl
Il partenariato ricco ed eterogeneo è necessario per garantire la completezza del POI, poiché ognuna delle singole aziende fornirà le conoscenze, le materie prime e le esperienze pregresse necessarie per il raggiungimento degli obiettivi del progetto.
Il progetto
Il consumo di uva e prodotti derivati, in primis il vino, è stato associato a numerosi effetti positivi sulla salute; infatti, nell’uva sono presenti numerosi nutrienti quali zuccheri, vitamine, sali minerali, fibre e fitochimici. Tra questi ultimi, i polifenoli si sono dimostrati i composti più importanti nel determinare gli effetti positivi del frutto e dei prodotti derivati. L’uva è uno dei frutti più ricchi in polifenoli, la cui composizione è fortemente influenzata da diversi fattori quali la varietà o cultivar, le condizioni ambientali in cui avviene la maturazione, eventuali malattie quali infezioni fungine, come anche la lavorazione che subisce.
Il progetto Rinnovino consiste nello studio e la realizzazione di un nuovo processo di riutilizzo delle materie di scarto dei processi di vinificazione, che porterà all’ottenimento di un nuovo prodotto nutraceutico, basato sui polifenoli contenuti nelle vinacce, considerati degli antiossidanti naturali.
Il processo di vinificazione produce diversi residui quali fecce e vinacce, queste ultime sono una fonte di sostanza organica, polifenoli, azoto, macro e microelementi. Questa caratteristica rende tali sottoprodotti non uno scarto bensì una risorsa da sfruttare. Le vinacce non destinate alla distilleria possono essere utilizzate in diversi modi. Ampio è l’utilizzo delle vinacce nel campo della cosmetica, gli estratti delle bucce d’uva, ricche di polifenoli, sono in grado di esercitare un’azione antinfiammatoria e di contrasto dei radicali liberi, quindi contro l’invecchiamento.
È noto, infatti, che nelle vinacce, sono contenute molte molecole di grande interesse applicativo, come antociani e antiossidanti, in particolare il ben noto resveratrolo. Quest’ultimo è l’antiossidante contenuto nell’uva di maggiore attività e notorietà, e recentemente è stato anche ipotizzato un suo ruolo nel combattere le infezioni da coronavirus e in particolare il CoViD- 19.
L’utilizzo a fini nutraceutici di quello che per ora è uno scarto della lavorazione, ovverossia le vinacce di spremitura dell’uva è efficiente, efficace ed ecologico.
Finalità
Il progetto Rinnovino ha per obiettivo l’utilizzo a fini nutraceutici di quello che per ora è uno scarto della lavorazione, ovverossia le vinacce di spremitura dell’uva proponendo un processo innovativo focalizzato sul riutilizzo e il riciclo di sottoprodotti di produzione del vino, generando nuovo valore economico per le imprese del settore (competitività), realizzando un prodotto innovativo ad alto valore aggiunto (diversificazione).
Per raggiungere tale finalità, intende perseguire i seguenti obiettivi principali:
- Creazione di un prototipo su scala pre-pilota per l’estrazione dei polifenoli dalle vinacce, sottoprodotti del processo di vinificazione.
- La realizzazione del prodotto innovativo, a base di polifenoli estratti dalle vinacce, da immettere sul mercato.
- Studio di fattibilità economica e tecnica della conversione del materiale esausto dall’estrazione in CDR (combustibile derivato da rifiuto). Generando un riutilizzo completo dei sottoprodotti derivanti dal processo di vinificazione.
- Disseminazione dei risultati del progetto di innovazione per assicurare un adeguato trasferimento dell’innovazione presso le aziende agricole del territorio interessate attraverso canali social, website, workshop e articoli specializzati.
Risultati attesi
La Campania, con il suo importante paesaggio vitivinicolo, oltre 23.000 ettari di vigneti coltivati con una produzione di oltre 1,3 milioni di ettolitri e 249 aziende coltivatrici, rientra a pieno titolo nel novero delle “regioni del vino
Il progetto Rinnovino si basa sulla convinzione che la diversificazione dei prodotti aziendali è un asset strategico per il settore produttivo regionale proteggendolo da eventuali stagnazioni del mercato del prodotto principale. A tal fine, attraverso la realizzazione del progetto, si intende valorizzare tutti i potenziali prodotti del processo di vinificazione a partire dal mosto, che potrebbe rappresentare una risorsa di fondamentale importanza soprattutto per le piccole che hanno la necessità sfruttare al massimo le risorse disponibili.
L’obiettivo è quindi di trasformare il problema dello smaltimento degli scarti di produzione in una opportunità doppia, portando ad un prodotto innovativo di interesse nutraceutico e un certo recupero energetico, riducendo allo stesso tempo volume e impatto degli scarti.
Il livello di trasferibilità presso le aziende agricole campane è alto. Tutte le aziende di questo settore devono affrontare il problema di smaltimento delle vinacce. Attualmente la pratica più diffusa è quella di consegnare le vinacce presso una distilleria, questa pratica non permette all’azienda agricola di sfruttare la “risorsa” ricavata dal processo di vinificazione. L’innovazione oggetto del progetto prevede invece di trarre ulteriore vantaggio economico da ciò che oggi è uno scarto. Si immagina una soluzione su scala medio-piccola, che sia facilmente realizzabile nelle realtà vitivinicole del territorio oggetto dell’intervento, e non solo, in modo che la soluzione possa costituire una opportunità per tutte le aziende interessate, attraverso un piccolo investimento durevole rappresentato dalla realizzazione dell’impianto di estrazione e trasformazione degli scarti nel prodotto innovativo finale.
Costo complessivo del progetto: 119.927,34 €
di cui pertinenza di Eng4Life: 58.050,00 €
Il giorno 25 ottobre 2022 ci sarà l’evento conclusivo.
Sede: Azienda Agricola Guerritore Marina Agnese, via nocelleto snc, Baronissi (SA).